• Novembre 24, 2024

Astrologia Karmica: di cosa si tratta?

Spesso sentiamo parlare di astrologia karmica ma non conosciamo le basi di questa disciplina. L’astrologia karmica si basa sulle tradizioni buddhiste e induiste e si occupa di studiare il rapporto fra il karma e le sezioni astrali che si trovano nel piano natale delle persone. Il karma, o meglio ‘la legge del karma’, è un concetto antichissimo che si lega alla concezione di causa ed effetto, intesa in termini di tempo e di spazio molto lunghi.

Il concetto di Karma

In altri termini, il karma si basa sulla convinzione che le azioni di ogni giorno influenzano le esperienze future, sia quelle personali che quelle delle persone che ci sono vicine. Tali riflesso è molto più forte ed elevato di quello visibile, in quanto scavalca le barriere del tempo e dello spazio e può manifestarsi in modo imprevedibile, quando meno ce lo aspettiamo. In tutte le religioni che contemplano la reincarnazione, come l’induismo, il concetto si rivela fondamentale perché presuppone che gli ostacoli e le difficoltà che le persone devono affrontare nella presente vita sono una conseguenza diretta delle vite che hanno vissuto precedentemente.

Secondo l’astrologia karmica, è possibile leggere il percorso eseguito dall’anima dal piano astrale della persona. Si tratta della famosa Samsara, o ruota della vita, ovvero del ciclo che l’anima ha svolto fino al momento della vita presente. Nella lettura e nell’interpretazione dell’astrologia karmica giocano un ruolo fondamentale la posizione dei nodi lunari e del pianeta Saturno.

Saturno è definito il Signore dell’astrologia karmica, in quanto rappresenta i limiti, le fatiche e i blocchi che l’anima porta con sé nella vita presente. La sua corretta interpretazione serve quindi a stabilire cosa eravamo in una vita precedente e come ci siamo comportati per meritare il nostro presente, felice o infelice che sia. La comprensione di questi limiti e di questi blocchi può quindi portare l’individuo ad elevarsi da un grado migliore ed è su questo aspetto che l’astrologia karmica gioca la sua forza. La comprensione non è solo rivolta al passato, ma è vista come uno strumento per migliorare il proprio presente, con suggerimenti sulle azioni da compiere e sui comportamenti da mantenere. Saturno è quindi un limitatore ma anche un maestro.

E’ interessante notare che l’astrologia karmica divide la vita dell’essere umano in tre tappe, ognuna scandita da 29 anni. Perché 29 anni? Perché è il ciclo che impiega il pianeta Saturno sul moto apparente del cielo. Una persona raggiunge quindi la maturità a 29 anni, trova l’accettazione e la saggezza a 58 e infine scopre l’avvicinamento di una nuova vita a 87. Fondamentali nella concezione dell’astrologia karmica sono infine i nodi lunari. Essi sono tecnicamente i punti in cui l’orbita della luna attraversa il cerchio del sole durante l’anno, ma secondo l’astrologia essi rappresentano il collegamento fra la vita presente dell’anima e quella vissuta precedentemente. Il nodo ascendente è quello in cui la luna incontra il nord del cerchio del sole e viene chiamato Rahu. Esso rappresenta le possibilità di crescita e quindi di miglioramento. Il nodo discendente è quello dove la luna incontra il cerchio del sole a sud e indica le esperienze vissute durante le vite precedenti. Tali esperienze richiedono di essere elaborate e quindi superate nella vita attuale, in modo da permettere all’anima una progressione nella Samsara nelle vite future.

Per comprendere i nodi lunari e la posizione di Saturno nell’astrologia karmica è possibile eseguire dei conteggi nel piano astrale, i quali devono poi essere letti e interpretati da un astrologo per comprendere quali sono i punti di forza e le fatiche vissute nelle vite precedenti, al fine di rielaborarle e di trasformarle in punti di forza per la vita presente e futura.

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